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  • Lingua Insegnamento:
    Italiano 
  • Testi di riferimento:
    Candela G., Scorcu A. E. (2004), Economia delle Arti, Zanichelli, Bologna. 
  • Obiettivi formativi:
    Negli ultimi anni le scienze economiche hanno mostrato un crescente interesse verso i beni e le attività culturali, malgrado la loro intangibilità. Anche i beni e le attività culturali, infatti, possono essere considerati risorse scarse da allocare in maniera efficiente, così da diventare oggetto di studio da parte delle discipline economiche. Il corso si prefigge lo scopo di avvicinare gli studenti alle problematiche scaturenti proprio dalle peculiarità di tali beni, cercando di spiegare le motivazioni per cui i beni culturali hanno una loro economia e quindi per gli stessi si possa parlare di domanda di mercato.
    1) Conoscenza e comprensione. Al termine dell'insegnamento, lo studente sarà in grado di comprendere in modo approfondito il comportamento di individui e imprese nell’ambito dei diversi settori culturali.
    2) Capacità di applicare conoscenza e comprensione. Al termine dell'insegnamento, lo studente sarà in grado di analizzare in modo rigoroso e comprendere in modo approfondito alcuni dei temi più importanti dell’economia della cultura, di descrivere la rete degli attori economici e di valutare criticamente le politiche pubbliche.
    3) Abilità comunicative. Al termine del corso gli studenti saranno in grado di utilizzare il linguaggio economico in modo adeguato, e di esporre e discutere con rigore le relazioni matematiche sottostanti ai modelli studiati. 
  • Metodi didattici:
    L’Insegnamento è strutturato in 48 ore di didattica frontale, suddivise in lezioni da 2 ore in base al calendario accademico. La didattica frontale si costituisce di lezioni teoriche. Durante l’insegnamento sono proposte agli studenti alcune verifiche dell’apprendimento.
    La frequenza è facoltativa, consigliata, e la prova finale sarà uguale per frequentanti e non. 
  • Modalità di verifica dell'apprendimento:
    La verifica della preparazione degli studenti avverrà con esame scritto composto da tre domande aperte. I punti totali (30) saranno suddivisi sulla base delle domande presenti nella prova per importanza ed estensione e preannunciati in sede d’esame. Il punteggio finale sarà dato dalla somma dei punteggi parziali. Non è prevista una prova orale. La durata della prova scritta è di 1 ora.
    Gli argomenti oggetto d'esame rifletteranno quelli trattati durante l'insegnamento e presenti nel programma. La valutazione è determinata dalla qualità delle motivazioni, dell’argomentazione, dalla presentazione dei modelli (ove possibile) e dalla discussione. 
  • Sostenibilità:
     
  • Altre Informazioni:
    colantonio@unich.it 

Il corso sarà articolato in tre parti.
Nella prima parte si cercherà di dare una definizione di bene e di attività culturale secondo un approccio prettamente economico. Si studieranno, inoltre, l’equilibrio economico e la formazione dei prezzi nel mercato dei beni e delle attività culturali, i comportamenti delle imprese e la domanda di mercato rivolta a tali beni.
Nella seconda parte si studieranno le giustificazioni teoriche all’intervento pubblico e i diversi casi di fallimento del mercato. In particolare si analizzeranno le diverse possibili modalità di intervento pubblico, a favore dei beni e delle attività culturali, nonché il ruolo che possono svolgere al riguardo gli enti non profit.
La terza parte, infine, tratterà dei Distretti culturali e dello sviluppo locale. In particolare si considereranno i diversi approcci per la stima del valore economico dei beni culturali e delle problematiche legate al cd. “finanziamento della cultura”.

Il corso sarà articolato in tre parti.

Nella prima parte si cercherà di dare una definizione di bene e di attività culturale secondo un approccio prettamente economico. Si studieranno, inoltre, l’equilibrio economico e la formazione dei prezzi nel mercato dei beni e delle attività culturali, i comportamenti delle imprese e la domanda di mercato rivolta a tali beni.

Nella seconda parte si studieranno le giustificazioni teoriche all’intervento pubblico e i diversi casi di fallimento del mercato. In particolare si analizzeranno le diverse possibili modalità di intervento pubblico, a favore dei beni e delle attività culturali, nonché il ruolo che possono svolgere al riguardo gli enti non profit.

La terza parte, infine, tratterà dei Distretti culturali e dello sviluppo locale. In particolare si considereranno i diversi approcci per la stima del valore economico dei beni culturali e delle problematiche legate al cd. “finanziamento della cultura”.

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